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Diritto Previdenziale

Contributo di solidarietà: illegittimo senza legge
Con l'Ordinanza n. 68/2025 (Civile, Sez. L), la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di una cassa previdenziale, confermando l'illegittimità del contributo di solidarietà prelevato sulle pensioni in assenza di una specifica norma di legge. La Corte ribadisce che le casse non possono imporre prestazioni patrimoniali in virtù della loro sola autonomia regolamentare. Viene inoltre confermata la prescrizione ordinaria decennale per le azioni di riliquidazione della pensione.
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Cassazione: Conta Denaro per Vigilanza, Come si Classifica?
La Cassazione stabilisce che l'attività di conta del denaro, se inserita in un servizio più ampio di custodia e trasporto valori offerto da un'impresa di vigilanza, è considerata complementare all'attività principale ai fini del calcolo dei premi INAIL. Di conseguenza, si applica la stessa voce di tariffa dell'attività di vigilanza. La Corte ha però accolto il motivo relativo alla mancata pronuncia sulla richiesta di non retroattività della nuova classificazione, rinviando la decisione su questo punto.
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Accertamento invalidità e assegno assistenza
Il giudice, in funzione di giudice del lavoro, ha accolto il ricorso di un lavoratore contro l'Inps, condannando l'ente al pagamento dell'assegno mensile di assistenza, degli interessi legali, della rivalutazione monetaria e al rimborso delle spese processuali. La sentenza si basa sul fatto che la consulenza tecnica d'ufficio ha accertato una riduzione della capacità lavorativa del ricorrente superiore al 74%, requisito necessario per ottenere l'indennità richiesta.
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Cessazione materia del contendere per Assegno Inclusione
Il giudice, pur riconoscendo la fondatezza della richiesta del ricorrente, ha dichiarato cessata la materia del contendere in seguito al pagamento effettuato dall'ente convenuto dopo l'instaurazione del giudizio, disponendo la compensazione delle spese legali.
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Illegittima la richiesta di rimborso dell’intera pensione
Il Tribunale ha stabilito che, in caso di violazione del divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro, la restituzione della pensione è dovuta solo per il periodo in cui è stata effettivamente svolta l'attività lavorativa, e non per l'intero anno.
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Società di ingegneria e obbligo di iscrizione Inarcassa
Il Tribunale ha ribadito che l'obbligo di iscrizione e comunicazione ad Inarcassa per le società di ingegneria sussiste per il solo fatto di avere un oggetto sociale che comprende attività ingegneristiche, anche in assenza di un effettivo svolgimento e a prescindere dall'iscrizione ad altre forme di previdenza.
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Irripetibilità dell’indebito pensionistico
La sentenza afferma il principio di irripetibilità dell'indebito previdenziale in assenza di dolo del pensionato. L'ente previdenziale non può richiedere la restituzione di somme erogate erroneamente se l'errore non è imputabile al beneficiario.
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Interesse ad agire, rigetto opposizione assegnazione pensione
La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui l'interesse ad agire, quale condizione necessaria per agire in giudizio, deve sussistere anche nelle opposizioni agli atti esecutivi. Nel caso specifico, l'impugnazione dell'ordinanza di assegnazione è risultata infondata, in quanto il calcolo richiesto avrebbe portato ad un risultato deteriore per l'opponente.
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Revoca illegittima del Reddito di Cittadinanza e condanna dell’INPS
Il Giudice ha accolto il ricorso contro l'INPS, condannando l'ente al pagamento degli arretrati del Reddito di Cittadinanza illegittimamente revocato e dichiarando cessata la materia del contendere per la parte relativa all'accertamento del diritto alla prestazione. Il Giudice ha altresì condannato l'INPS al pagamento delle spese processuali.
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Indebita percezione indennità di mobilità
Il giudice ha stabilito che la ricostituzione di un rapporto di lavoro subordinato entro 24 mesi dalla percezione dell'indennità di mobilità comporta la restituzione di quanto percepito, fatta eccezione per le ritenute fiscali non percepite dal lavoratore.
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Obbligo contributivo socio amministratore e collaboratori familiari
La sentenza chiarisce i requisiti per l'iscrizione alla gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali, in particolare per i soci amministratori e i loro collaboratori familiari. Viene sottolineato il requisito della partecipazione personale al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza, distinguendo tra mera prestazione lavorativa e attività commerciale. L'onere della prova di tale requisito incombe sull'ente impositore.
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Prescrizione contributiva e rateazione del debito
La sentenza chiarisce che la presentazione di un'istanza di rateazione del debito contributivo, pur interrompendo la prescrizione per tutte le cartelle incluse nel piano, non produce gli stessi effetti per i successivi versamenti rateali. Questi ultimi, infatti, avranno valore interruttivo solo per le cartelle a cui sono stati espressamente imputati dal contribuente.
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Prescrizione contributi previdenziali e atti interruttivi
La Corte ha stabilito che la prescrizione dei contributi previdenziali è da ritenersi quinquennale, salvo il caso in cui siano intervenuti atti interruttivi della prescrizione prima dell'entrata in vigore della legge 335/1995. In tal caso, la prescrizione rimane decennale. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che l'atto di pignoramento notificato prima del 17/08/1995 avesse interrotto la prescrizione, ma che questa fosse successivamente maturata per decorso del termine decennale.
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Revoca del Reddito di Cittadinanza per Mancata Convivenza
La sentenza ribadisce il principio secondo cui la revoca del Reddito di Cittadinanza è legittima qualora l'amministrazione erogante accerti la non veridicità delle dichiarazioni rese dall'istante. In particolare, la mancata convivenza con il coniuge separato, pur dichiarato come membro del nucleo familiare, comporta la perdita del requisito per il riconoscimento del beneficio.
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Mancata integrazione del contraddittorio nel giudizio di primo grado
In tema di opposizione a cartella esattoriale, la mancata integrazione del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario, seppur causa di nullità della sentenza, non può essere eccepita dalla parte che, essendo destinataria dell’ordine di integrazione del contraddittorio da parte del giudice e non avendovi ottemperato, non può trarne vantaggio. Nel caso di specie, la società di cartolarizzazione dei crediti non deve essere necessariamente chiamata in giudizio, non avendo la cessione dei crediti contributivi riguardato le annualità oggetto di contestazione.
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Il valore probatorio dei verbali ispettivi e la distinzione tra lavoro autonomo e subordinato
La Corte d'Appello ha ribadito che i verbali ispettivi, pur facendo fede fino a querela di falso, non hanno valore probatorio assoluto in merito alla qualificazione del rapporto di lavoro. Spetta all'INPS fornire prove concrete della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, al di là della mera qualificazione formale del contratto. La Corte ha evidenziato l'importanza di valutare elementi concreti come l'eterodirezione, l'inserimento nell'organizzazione aziendale e l'obbligo di orario, al fine di distinguere tra lavoro autonomo e subordinato.
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Indebito previdenziale, accertamento negativo
Indebito previdenziale, accertamento negativo della sussistenza del suo obbligo di restituire quanto percepito
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Contributi a percentuale, termine di prescrizione
Contributi a percentuale, decorrenza del termine di prescrizione, momento in cui scadono il termini di pagamento.
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Indebito assistenziale e indebito previdenziale
Indebito assistenziale e indebito previdenziale: indebita percezione di prestazioni assistenziali e prestazioni pensionistiche.
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Contributi, decorrenza della prescrizione
Decorrenza della prescrizione, coincide con il termine di scadenza del versamento del saldo dei contributi dell’anno in cui i redditi sono stati percepiti.
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